Forse anche tu qualche volta hai pensato di sfruttare le tue particolari doti esoteriche, per farne una vera e propria professione, una attività nel pieno rispetto delle leggi Italiane e probabilmente ti sarai posto/a le seguenti domande:
In Italia è possibile svolgere legalmente attività legate alla MAGIA?
è legale predire il futuro, leggere le carte o svolgere qualsiasi altra attività esoterica?
Il Mago, la Maga, lo Stregone o la Strega abusano della credulità popolare? Sono solo dei ciarlatani?
Andiamo allora a vedere cosa bisogna fare per poter essere in regola con le leggi Italiane, dato che nella nostra nazione, ogni tipo di attività è soggetta a precise regole.
La domanda principale è dunque:
In Italia fare il Mago, la Maga, lo Stregone, la Strega, oppure svolgere qualsiasi altra attività esoterica è legale?
E nel caso che fosse possibile, cosa bisogna fare per assolvere tutti gli obblighi burocratici e fiscali per essere in piena regola con le leggi Italiane?
Partendo dal fatto che in Italia le attività truffaldine sono vietate, come era possibile attendersi, la domanda è finita sul banco della magistratura. E non dinanzi a un giudice qualsiasi, è infatti finita davanti al Consiglio di Stato – l’ultimo grado in materia di controversie amministrative – a cui appunto è stato chiesto: fare il cartomante è legale?
Cerchiamo di sviscerare assieme la risposta, facendo un sunto della sentenza del Consiglio di Stato.
Per chi volesse leggere il testo integrale della sentenza potrà trovarlo al seguente link:
http://dirittifondamentali.it/wp-content/uploads/2020/08/CdS-n.-4189-2020.pdf
L’articolo 121 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica sicurezza vieta l’attività di ciarlatano.
Ma secondo il Consiglio di Stato, i tempi sono cambiati. Non siamo più in un’epoca di bassa alfabetizzazione dove la gente credeva a qualsiasi cosa le si dicesse, ed era perciò vittima dei più svariati imbroglioni.
Oggi, chi si rivolge a un Mago, una Maga, ad un cartomante non è un ingenuo, ha gli anticorpi, se vogliamo. È una persona spesso sola che ha bisogno di parlare, di acquisire fiducia in sé stessa, di aggrapparsi a un’ancora, a una speranza. Per quanto questa per gli altri possa apparire illusoria.
Del resto nessuno può dire cosa ci sia dopo la morte, se i fantasmi esistono veramente, se la nostra mente abbia il potere di lanciare una maledizione, o quello di vedere il futuro.
Dinanzi a tanta ignoranza, la scienza dubita di tutto ciò che non è dimostrabile, eppure molti scienziati sono religiosi!!
Il risultato è quindi il seguente:
la cartomanzia è un’attività economica come qualsiasi altra, quindi legale e consentita se non esercitata con modalità truffaldine o comunque idonee ad abusare della credulità popolare.
Attenzione però perchè non parliamo di guaritori che promettono, dietro laute ricompense, miracoli che neanche la più evoluta medicina può garantire. Parliamo di chi legge le carte o le curve della mano, di chi ascolta i problemi della gente e dà consigli, anche basati sulla propria esperienza e sulla sua capacità empatica di leggere emozioni e desideri. Insomma, se volessimo essere spietati anche noi, potremmo parlare di cartomanti cattivi, i truffatori e di cartomanti buoni, coloro che in buona fede cercano di aiutare il prossimo.
A scapito di cattive interpretazioni, ecco un breve stralcio della sentenza del Consiglio di Stato:
“La professione di cartomante o addetto del mondo esoterico, è quindi legale; può essere considerata alla stregua di un comune bene commerciale in quanto arte divinatoria «riconducibile alle cosiddette scienze occulte o esoteriche (per definizione non sottoponibili a prove di verificabilità)».
“La “magia” – se così vogliamo chiamarla – è «idonea a rispondere ad una esigenza, per quanto illusoria ed opinabile, meritevole di soddisfacimento e, in quanto tale, suscettibile di generare, in termini mercantili, una corrispondente “domanda”. Tale può essere, appunto, quella di chi cerchi l’alleviamento dei suoi dubbi esistenziali o la rassicurazione delle sue certezze nei “segni” ricavabili, attraverso la mediazione del Mago, della Maga, del cartomante, dalla lettura ed interpretazione delle “carte”».
Il diritto, la legge invece, come si pongono davanti a tutto questo?
Interessante, vero? Sembrerebbe quasi di leggere, nelle parole del Consiglio di Stato, un sentimento di tenerezza verso chi crede nei cartomanti. E, pur di non deludere questa gente che, per destino o circostanze non ha null’altro a cui aggrapparsi, i giudici preferiscono concludere: visto che nulla è certo, possiamo dire che anche l’attività dei Maghi – quelli “buoni” – non può considerarsi illecita. Loro vendono qualcosa di effettivo, tangibile e reale: la speranza, la fiducia. Si tratta pur sempre di un’utilità, ben sapendo il cliente che non vi è alcuna evidenza scientifica nelle sue affermazioni. Ma in definitiva, secondo i giudici odierni, fare il cartomante è legale.
Quindi, chiunque – a patto che dichiari i redditi all’Agenzia delle Entrate e paghi poi le tasse, potrà, d’ora innanzi, aprire un baldacchino in piazza Navona a Roma, un chiosco in una fiera o in un luna park e gridare «Signori e signore… qui si predice il futuro, il presente e… il passato!».
L’attività di cartomanzia è lecita (Consiglio di Stato, sez. III, sent. 1 luglio 2020, n. 4189)
Riassumendo possiamo dire che non è vietata, ai sensi dell’art. 121 T.U.L.P.S., l’attività di cartomanzia che non sia esercitata con modalità truffaldine o comunque idonee ad abusare della credulità popolare.
Infatti, secondo i giudici di Palazzo Spada, anche un servizio che, in apparenza, sia oggettivamente privo o comunque di indimostrabile utilità, quale può essere considerata l’attività divinatoria propria del Mago, la Maga o del cartomante,in quanto riconducibile alle cd. scienze occulte o esoteriche (per definizione non sottoponibili a prove di verificabilità), può rappresentare un bene “commerciabile”, perché idoneo a rispondere ad una esigenza, per quanto illusoria ed opinabile, meritevole di soddisfacimento e, in quanto tale, suscettibile di generare, in termini mercantili, una corrispondente “domanda”.
Tale può essere, appunto, quella di chi cerchi l’alleviamento dei suoi dubbi esistenziali o la rassicurazione delle sue certezze nei “segni” ricavabili, attraverso la mediazione del cartomante, dalla lettura ed
interpretazione delle “carte”.
Link sentenza completa:
http://dirittifondamentali.it/wp-content/uploads/2020/08/CdS-n.-4189-2020.pdf
I M P O R T A N T E
Per essere in regola con gli assolvimenti fiscali, occorre aprire una Partita IVA,
con codice ATECO 96.09.09 “altre attività di servizi alla persona”.
Si potrà usufruire del regime forfettario al 5% per i primi 5 anni, poi si passerà al 15% se non verrà oltrepassata la soglia dei 65.000€ di ricavi annui.
Per quanto riguarda invece l’INPS, ci si dovrà iscrivere alla GESTIONE SEPARATA INPS.
Si consiglia comunque, dato che nel nostro paese, le leggi fiscali cambiano frequentemente, di rivolgersi ad una persona competente (ad esempio un CAF o un commercialista) per ulteriori spiegazioni ed approfondimenti e per farsi guidare nell’assolvimento di tutti gli obblighi fiscali e previdenziali.
La nostra società non potrà, in nessun caso, essere ritenuta responsabile per ogni eventuale inesattezza o errore di quanto riportato.