Quando si parla di riti ed in particolare di riti magici, le persone hanno le più svariate reazioni, molti sono scettici molti pensano che funzionino o che non funzionino altri pensano che sotto sotto ci sia un imbroglio.
Ognuno chiaramente è libero di pensare quello che vuole però vi pregherei di riflettere su quanto segue.
Innanzitutto volevo farvi presente che la storia dell’uomo è sempre stata e sempre sarà piena di riti di qualsiasi tipo Personali, sociali, religiosi o magici. Vediamoli più nel dettaglio.
Il rito o il rituale personale è una cosa che è sempre esistita, diciamo intrinseca nell’uomo inteso come essere umano, che lo ha sempre usato per cercare di risolvere i propri problemi di Salute, di Amore ed in genere tutti i problemi legati alla vita giornaliera.
Sin dai tempi dell’età della pietra vengono eseguiti rituali per cercare di comprendere quello che non poteva essere compreso o per far si che le cose andassero bene come ad esempio per far si che la caccia fosse buona o che il tempo fosse clemente, per essere protetti e guariti dalle malattie.
Se ci fate caso ancora oggi tantissime persone compiono dei rituali in occasione di certi avvenimenti come può essere un esame o una gara sportiva.
Basta fare una piccola ricerca su Internet per scoprire che diversi campioni sportivi hanno dei rituali ben precisi prima di ogni gara e che anche nella normalità della nostra vita si tende a ripetere azioni o schemi che in precedenza ci hanno “portato fortuna”, ad esempio se una volta abbiamo guardato una partita importante alla tv e la nostra squadra ha vinto, alla prossima partita, tenderemo a guardarla con le solite persone e nelle medesime posizioni.
Ebbene in questi casi stiamo facendo dei Riti Propiziatori!
Per quanto riguarda i riti religiosi direi che sono quelli sempre sotto gli occhi di tutti, infatti ogni religione ha i propri per poter comunicare con il proprio Dio.
Questi riti sono forse quelli più conosciuti e famosi anche se forse non ci soffermiamo spesso su di essi per avere il tempo di comprendere che in realtà siano dei rituali ben precisi che si ripetono da innumerevoli anni.
Vedi il battesimo, la comunione, la messa, la confessione, il matrimonio e altri.
Abbiamo poi i riti sociali, quelli di passaggio nella nostra vita, quelli che segnano tappe fondamentali, come ad esempio il superamento degli esami il cambiamento da una scuola a un’altra di livello superiore, quelli più famosi ma che spesso non vengono considerati un rito, come il festeggiamento del compleanno dell’onomastico, la fine di un anno e l’inizio dell’anno nuovo.
Ed infine abbiamo i riti o rituali magici che fondono in sé un po’ di tutti gli altri e che vengono fatti per cercare di sconfiggere e superare momenti bui e di accentrare su di noi momenti belli, che vengono fatti per cercare una protezione e per sconfiggere quelle che sono le paure di tutti noi comuni mortali, la sofferenza e la morte.
Detto questo, forse a tanti come a me, risulterà incomprensibile il fatto che moltissime persone tutt’oggi assumano un atteggiamento ostile, spaventato, incredulo quando gli si parla di riti magici, nonostante compiano diversi tipi di rito e rituale in moltissimi momenti della loro vita.
Quindi mi viene normale pensare al perché se una persona crede ai riti e ai rituali religiosi, personali e sociali non possa o non voglia, credere ai riti magici??!!!!
Sin dalla notte dei tempi ogni civiltà ha fatto uso della magia, la cui definizione secondo la prestigiosa Treccani è la seguente:
“pratica e forma di sapere esoterico e iniziatico che si presenta come capace di controllare le forze della natura;
è stata oggetto, in varie culture e nei diversi periodi storici, di valutazioni opposte, ora considerata forma di conoscenza superiore, ora rifiutata come impostura e condannata dalle autorità civili e religiose.”
La Magia, pur essendo una sola in assoluto, tende a differenziarsi al suo interno in vari tipi, definiti da colori i cui principali sono “bianca, rossa, nera e verde, in base all’uso e all’intenzione cui viene fatto un rito.
Quella bianca che si presenta come una scienza che conosce e usa le forze naturali;
Quella rossa che opera sui sentimenti e sull’attrazione fisica e mentale.
Quella nera che riguarda in modo particolare la capacità di danneggiare la vita di una persona e di soggiogarle la volontà.
Ed infine abbiamo la cosiddetta magia verde, che è la conoscenza delle erbe per curare le persone, che ai giorni d’oggi potrebbe identificarsi con la scienza erboristica e la medicina omeopatica.
Possiamo quindi dire che con il termine magia si intende una tecnica che si prefigge di influenzare o dominare gli eventi, i fenomeni fisici e gli esseri umani tramite la forza di volontà del mago o della strega che la compiono; a tal fine la magia può servirsi di atti e formule verbali, come di gesti e riti appropriati.
Studiando la storia ci possiamo accorgere di come la magia abbia sempre permeato la vita degli esseri umani, fondendosi con la scienza e la religione.
Ad esempio i popoli primitivi facevano riti per propiziare la caccia e le stagioni meteorologiche.
La società Egiziana è profondamente intrisa di magia e presenze occulte.
Sono stati ritrovati molti papiri magici, che contengono formule ritenute capaci di prolungare la vita, fornire aiuto in questioni amorose e combattere i mali.
È attestata anche la credenza nella cerimonia magica dell’apertura della bocca per mezzo della quale si riteneva possibile conferire un’anima a statuette, utilizzate come controfigure magiche dei defunti.
Il libro dei morti degli antichi egizi, definito in origine Incantesimi che narrano l’uscita dell’Anima Verso la piena Luce del Giorno, ritrovato scritto su papiri, muri tombali e sarcofagi, contiene gli incantesimi ritenuti indispensabili per la resurrezione dello spirito e il suo ingresso nelle Regioni dell’Aldilà.
Per gli antichi egizi tutto è animato, per loro il mondo spirituale non impone leggi al mondo fisico, ma il mondo spirituale si esprime tramite quello fisico. La natura non è inanimata e non sottostà a mere leggi meccaniche, bensì è l’espressione della vita passa attraverso varie fasi spirituali che, in questo mondo, vengono rappresentate dalle esperienze fisiche vissute direttamente dall’uomo come una sorta di simboli.
Tutto è animato e vivente, ed è proprio grazie a questa civiltà, se oltre cinquemila anni fa, sono nate le basi dell’astrologia (studio degli astri e del loro corso, mediante il quale sin dall’antichità si presume di poter predire il futuro e indicare le caratteristiche di base della personalità, fondandosi sulla loro convinzione che abbiano un influsso astrale sulle vicende umane) della teurgia (pratica religiosa esercitata soprattutto nell’antichità greco-romana pre-cristiana, finalizzata a produrre miracoli, benefici prodigiosi e a sviluppare poteri con cui i teurghi giungevano a identificarsi con la propria parte divina e a ottenere l’immortalità) e della negromanzia (forma di divinazione, in cui i praticanti, detti necromanti, cercano di evocare gli spiriti dei defunti).
Nel mondo greco-romano il vocabolo mageia cominciò ad essere utilizzato dal IV secolo a.c. per indicare un insieme di dottrine nate dalla commistione di tradizioni arcaiche e le pratiche rituali ereditate dai Persiani. Fu così che iniziò la fusione dei riti magici con elementi astrologici e alchimistici, che sarà alla base di tutta la speculazione magica dei secoli successivi. Nell’Odissea incontriamo il personaggio della dea Circe, in séguito travisato come «maga Circe», dato che nel mondo omerico e fino alla prima metà del V secolo a.C. non esiste per i Greci il concetto di magia, ma solo di prodigio inteso come intervento divino.
Nella tarda antichità troviamo numerose testimonianze riguardo a rituali di teurgia la cui provenienza è spesso attribuita, dagli stessi teurghi, all’antico Egitto. Verso il III – IV secolo della nostra era compaiono anche trattazioni filosofiche a favore di tale pratica, in particolare per opera del filosofo neoplatonico Giamblico.
Nella letteratura latina si trovano numerose testimonianze relative a tutta una serie di attività occulte. Esperimenti di negromanzia, uccisioni a distanza, animali parlanti, statue che camminano, filtri d’amore, metamorfosi, divinazioni, talismani che curano le malattie, sono solamente alcuni degli oggetti e dei rituali magici adoperati dai maghi che compaiono nelle opere di Orazio, Plinio il Vecchio, Virgilio, Porfirio, ed altri.
Nel panorama letterario di magia latina un posto di prim’ordine spetta a Le metamorfosi (anche conosciuto come L’asino d’oro) di Apuleio. L’opera, l’unico romanzo della letteratura latina pervenutoci intero, si compone di undici libri, nei quali viene narrata la storia di Lucio, un giovane trasformato per magia in asino, che, dopo varie peripezie, ritorna uomo per intercessione della dea Iside. Da ricordare che lo stesso Apuleio fu processato sotto la falsa accusa di aver costretto con la magia una ricca vedova a sposarlo per impadronirsi della dote, mentre in realtà l’aveva fatto per fare un favore al figlio di lei, amico suo, che morì, spingendo i parenti a credere che il suo fosse un elaborato piano per rubargli l’eredità. Riuscì tuttavia a scagionarsi dall’accusa presentando il testamento della vedova, in cui la donna (dietro consiglio dello stesso Apuleio) lasciava tutto al figlio piccolo.
Del resto, nel diritto romano le leggi antiche prevedevano pene severe per quanti utilizzavano mezzi magici per conseguire scopi criminali.
La magia ha comunque sempre continuato a permeare la vita degli uomini fini ai giorni nostri.
Nel XVIII secolo, con l’avvento dell’Illuminismo, la magia, definitivamente sconfitta nell’ambito della cultura dominante, venne relegata in una specie di limbo, nel quale tuttavia riuscì in qualche modo a sopravvivere, nell’ambito di correnti sotterrane e di alcuni settori della nuova massoneria.
L’epoca del Romanticismo, recuperò i valori della spiritualità, dell’arte e dell’immaginazione.
La seconda metà del XIX secolo è infatti caratterizzata da un rinnovato interesse nei confronti dell’occultismo e dell’esoterismo magico.
L’ultimo scorcio del secolo vide anche il sorgere di numerose organizzazioni e società segrete nelle quali la magia aveva un ruolo significativo,
La magia riesce comunque a sopravvivere a tutti i cambiamenti della storia, fino ad arrivare ad oggi, dove molto spesso entra in conflitto con la scienza e la religione.